ROMA (NEV) – Lo scorso 16 dicembre gli operatori dell’ostello Dambe so – una delle iniziative di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle Chiese Evangeliche (FCEI) – hanno accompagnato un residente dell’ostello a fare denuncia di aggressione contro ignoti dopo che è stato aggredito venerdì scorso, nelle strade tra San Ferdinando e Rosarno in Calabria. La dinamica dell’aggressione è quella che spesso si verifica nelle strade buie della Piana di Gioia Tauro e che ci è stata raccontata più volte. Un’auto si è avvicinata a questa persona che stava rientrando dal lavoro in bici, ha aperto la portiera, colpendolo e facendolo cadere. Un gesto vergognoso, che la FCEI condanna e che si aggiunge alle tante difficoltà di questi lavoratori. Dopo la rivolta di Rosarno, nel 2010, sono stati numerosi i casi simili, in un contesto di estrema ghettizzazione dei lavoratori migranti. Purtroppo a distanza di più di un decennio nulla è cambiato. LA FCEI comunica che è «preoccupata per un clima di tensione crescente e per il quale chiede attenzione anche da parte delle istituzioni».