FIRENZE – Si è concluso oggi pomeriggio, con il Servizio Divino conclusivo per la seconda domenica d’Avvento, l’ottavo Sinodo Generale della Chiesa Protestante Unita che si è svolto a Firenze presso la Società Ricreativa “L’Affratellamento di Ricorboli”, a cui sono andati i ringraziamenti dell’assise, il 7 ed 8 dicembre. I delegati più lontani sono intervenuti on-line tramite un apposito collegamento via Zoom.
Nel sermone del Servizio Divino di apertura il Vescovo Primate, M. Rev. Andrea Panerini, predicando su Geremia 1:4-10 ha detto che «è necessario uscire dalle giustificazioni che troppo spesso, come singoli cristiani e come Chiese, ci diamo per non predicare il Vangelo, adducendo problemi economici, politici e sociali. La paura – ha proseguito il Vescovo Panerini – domina la nostra società e ci induce all’egoismo. La paura non porta a niente di buono né in ambito religioso né in quello civile. Dobbiamo prendere ad esempio quelle figure, come Francesco d’Assisi, che promuovono la gioia in risposta alla chiamata di Dio, assieme all’umiltà di non avere tutte le risposte».
Molti i temi affrontati, tra cui una riorganizzazione delle attività sociali e diaconali tramite l’istituzione formale di un Ente del Terzo Settore e per l’evangelizzazione e la comunicazione. Di interesse generale gli atti circa l’attuale situazione internazionale e nazionale. Nell’atto numero 16 il Sinodo «ribadisce che la vera pace non si possa conseguire senza vera giustizia tra le nazioni e giustizia sociale all’interno di esse. Il Sinodo invita tutti i fedeli a pregare ed adoperarsi per la pace in Palestina, in Ucraina e in tutti i territori nel mondo dove la pace sia turbata» mentre nell’atto numero 17 «il Sinodo condanna fermamente gli atti contrari al diritto internazionale e che costituiscono crimini di guerra e crimini contro l’umanità compiuti dal governo israeliano e dai governi ucraino e russo» evidenziando i governi con maggiori responsabilità nelle guerre attualmente in corso. Vi è anche un rimprovero mosso al Governo italiano – e indirettamente all’Unione Europea che promuove gli eurobond per le armi da mandare in Ucraina e non per il welfare e le infrastrutture – per i consistenti invii in denaro e armi all’Ucraina e ad Israele, pur avendo condannato anche gli atti criminali della Russia e quelli terroristici di Hamas. Infatti nell’atto numero 18 il Sinodo «richiama il Governo della Repubblica Italiana al rispetto dell’articolo 11 della Costituzione Italiana e condanna l’invio di armi nel contesto delle guerre in Ucraina e Palestina. Il Sinodo si appella al Parlamento italiano affinché siano annullati gli stanziamenti finanziari in armi nel Bilancio dello Stato, destinando questi fondi alla sanità e all’istruzione pubblica». Inoltre il Sinodo ha ribadito «che il sistema capitalistico non sia, in nessun caso, compatibile con l’Evangelo e l’etica cristiana» (atto n. 19).
Sono state anche deliberate le costituzioni di due Commissioni ad referendum sui temi «Chiese, specismo e Creato» (atto n. 13) e «Giustizia sociale e capitalismo» (atto n. 20) assieme alla promozione dell’evangelizzazione attraverso volantinaggi cartacei, donazioni di Bibbie e parti di essa, la cura del canale Youtube della Chiesa, del profilo Instagram e del portale informativo Nuovi Avvenimenti.
P.D.A.