Il Vescovo Primate della CPU Panerini sulla Domenica di sangue per le Palme a Gaza: «Governo israeliano criminale e terrorista»

FIRENZE – Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 aprile hanno colpito la striscia di Gaza e, dentro di essa, l’ospedale cristiano Al-Ahli, nel nord. L’ospedale è operativo dal 1882 ed è stato fondato dalla Church Mission Society della Chiesa d’Inghilterra. Successivamente, tra il 1954 e il 1982, fu gestito dalla Missione Medica della Chiesa Battista del Sud. Dal 1980 l’ospedale è invece proprietà dalla Chiesa anglicana di Gerusalemme.

In una nota ufficiale, la Diocesi anglicana di Gerusalemme scrive: «Condanniamo con la massima fermezza l’attacco missilistico che ha colpito l’ospedale Al-Ahli. Le doppie esplosioni hanno distrutto il laboratorio genetico a due piani e danneggiato la farmacia e il pronto soccorso. Altri danni collaterali hanno interessato anche edifici vicini, tra cui la chiesa di San Filippo. Solo venti minuti prima dell’attacco, l’esercito israeliano ha ordinato a tutti i pazienti, ai dipendenti e alle persone sfollate di evacuare immediatamente la struttura. Ringraziamo Dio che non ci siano state vittime dirette del bombardamento, ma un bambino, già ferito alla testa, è purtroppo deceduto durante l’evacuazione forzata. È la quinta volta, dall’inizio della guerra nel 2023, che questo ospedale viene colpito. E oggi è successo nel giorno della Domenica delle Palme, all’inizio della Settimana Santa. Invitiamo tutti i governi e le persone di buona volontà a intervenire per fermare ogni attacco contro strutture mediche e umanitarie. Preghiamo e chiediamo la fine di questa guerra orribile e della sofferenza di tanti innocenti».

Duro e netto il commento del Vescovo Primate della Chiesa Protestante Unita, M. Rev. Andrea Panerini: «Il governo israeliano è totalmente al di fuori del diritto internazionale ed è diventato un governo criminale e terrorista. Questo non è in alcun modo antisemitismo ma chiamare le cose con il loro nome. Abbiamo un profondo e radicato rispetto per l’ebraismo, ricordando che Nostro Signore Gesù Cristo era ebreo e che la divisione tra chiesa e sinagoga è ben successiva. Sappiamo anche che molti cittadini israeliani sono profondamente contrari all’attuale governo di Israele e aperti alla pace e alla riconciliazione con il popolo palestinese e li invitiamo, specialmente i soldati, a disobbedire in maniera nonviolenta agli ordini di un esecutivo che si è posto al di fuori rispetto alle leggi nazionali e internazionali. Il bombardamento dell’ospedale cristiano Al-Ahli all’inizio della Settimana Santa è l’ennesimo atto terroristico che, anche qualora fossa confermata la presenza di miliziani di Hamas che non è stata affatto dimostrata, non può essere giustificato in alcun modo. La risposta di Netanyahu e dei suoi ministri a un atto deprecabile come quello di Hamas del 7 ottobre 2023 è stata ingiustificabile e ha provocato decine di migliaia di morti innocenti, specialmente tra bambini, donne e anziani nell’indifferenza dell’opinione pubblica e dei governi. Uno stato sovrano e membro della comunità internazionale non può comportarsi come e peggio di una organizzazione terroristica. Appare chiaro come il governo israeliano stia perseguendo una soluzione di deportazione e pulizia etnica nei territori palestinesi. Preghiamo – conclude Panerini – affinché il Signore possa aprire i cuori di tutti, e specialmente di coloro che hanno responsabilità di governo, alla pace, alla giustizia e alla riconciliazione».

Anche la FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) ha condannato gli attacchi e chiesto il rispetto del diritto umanitario internazionale nella protezione dei civili e delle infrastrutture sanitarie, in ogni contesto e territorio: «Ci uniamo alla condanna per l’attacco aereo contro lo Ahli-Arab Hospital di Gaza – ha dichiarato il presidente della Federazione, Daniele Garrone. La nostra Federazione e le sue chiese membri e numerosi sottoscrittori hanno sostenuto e continueranno a sostenere l’attività dell’ospedale e in particolare il suo personale medico e paramedico, nell’ambito del programma “Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace” che abbiamo lanciato l’estate scorsa. Con la diocesi anglicana di Gerusalemme chiediamo di fermare questi attacchi e preghiamo per la fine della guerra».

L’UCEBI (Unione Cristiana Evangelica Battista in Italia) e la CELI (Chiesa Evangelica Luterana in Italia, di lingua tedesca) hanno deplorato gli attacchi israeliani, ricordando anche i bombardamenti ad altre strutture sanitarie di Gaza e sottolineando l’odiosità di un attacco all’inizio della Settimana Santa.

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