Cisgiordania sotto attacco: palestinesi “costretti” ad andarsene

TEL AVIV (ISRAELE) – Duro attacco del quotidiano israeliano di orientamento progressista Haaretz verso le politiche di Netanyahu nei confronti della popolazione palestinese. «Mentre gli occhi del mondo sono rivolti alla Striscia di Gaza, prosegue la “gazificazione” della Cisgiordania», scrive il giornale di Tel Aviv. «Da settimane ci sono sgomberi di residenti, stravolgimenti delle regole d’ingaggio e demolizione di case e infrastrutture. Secondo l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), circa trentamila persone hanno già lasciato i campi profughi della Cisgiordania del nord dopo gli attacchi dell’esercito israeliano. Secondo Tel Aviv non c’è un piano per allontanare la popolazione palestinese, ma le testimonianze raccolte a Jenin e Tulkarem indicano che le azioni dell’esercito israeliano hanno causato la partenza in massa dei residenti. Anche in assenza di un piano ufficiale e organizzato, le persone vanno via “volontariamente” a causa dei coprifuochi, delle aggressioni, della presenza dei cecchini, della distruzione generalizzata e delle interruzioni di elettricità e acqua corrente.»

«A questo bisogna aggiungere», aggiunge il giornale israeliano «l’allentamento delle regole d’ingaggio in Cisgiordania, che ora consentono ai soldati israeliani di sparare per uccidere chiunque “interferisce sul terreno”. Secondo l’esercito l’obbiettivo è combattere i gruppi armati nei campi profughi, ma per molti palestinesi è un tentativo di distruggere i luoghi in cui vivono. L’operazione è cominciata a causa della pressione dei coloni nel 2024, gli stessi coloni che vogliono trasformare la Cisgiordania in un nuovo fronte della guerra.»

«Sembra che Israele considera la guerra a Gaza come un’occasione per cambiare la situazione in Cisgiordania», commenta in conclusione il quotidiano «distruggere le infrastrutture, cacciare la popolazione e imporre una presenza militare permanente. Gli abusi verso i palestinesi non risolveranno i problemi di sicurezza di Israele, ma alimenteranno la violenza distruggendo ogni possibilità di una soluzione basata su due Stati.»

Risulta evidente, nonostante i dinieghi del governo d’Israele, che si sta compiendo una pulizia etnica e una deportazione forzata che sono totalmente al di fuori del diritto internazionale, come si evince da questa autorevole testimonianza di una testata israeliana.

(red.)

Traduzione di ©Internazionale, tutti i diritti riservati

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