Il pareggio di Milano ha sicuramente lasciato l’amaro in bocca a molti nell’ambiente viola. Del resto la Fiorentina due gol in più del Milan li aveva fatti, peccato che fossero viziati da un fallo di Parisi su Pulisic sulla rete di Ranieri e da un fuorigioco per il gol di Dodò. Ma la prova dei viola è stata convincente perché per tutta la partita la squadra di Palladino ha sempre cercato di vincere, di battere la formazione rossonera. Un Milan che in difesa ha davvero molti problemi mentre nel reparto d’attacco la classe di giocatori come, Leao, Pulisic, Reijnders, Theo Hernandez, Abraham, è stata la chiave per riaprire e pareggiare la gara.
Non bisogna dimenticare che la Viola giocava in trasferta, e la squadra che ha fatto più gioco e ha costruito molte azioni da rete è stata proprio la Fiorentina, forte di una autostima che gli ha permesso di non mollare mai e di cercare la vittoria, pur rischiando qualcosa. Comunque il pareggio muove la classifica e il team di Palladino è ancora lì, in corsa per un posto nell’Europa che conta. Adesso arriva il bello. Il mister ci ha ribadito in conferenza stampa che la Fiorentina deve mantenere questo trend di gioco e di gol, anche con le squadre meno blasonate, con quelle squadre “minori” con le quali i viola hanno perso molti punti in questo campionato.
La Fiorentina di oggi, però, sembra davvero diversa da quella di un paio di mesi fa: ha un gioco, ha un playmaker di grande livello come Fagioli, che inventa lanci di 60 metri o passaggi filtranti che annullano la difesa avversaria, insomma c’è una manovra che permette alla squadra gigliata di mantenere il possesso del pallone e costruire azioni da gol senza il bisogno di colpire, solo ed esclusivamente, in contropiede.
Questo è un aspetto importantissimo, perché adesso arriveranno squadre contro cui la Fiorentina dovrà dimostrare con il gioco, con la tattica, e con la tecnica, di essere superiore. Si comincia dai quarti di Conference League, che vedrà la formazione viola affrontare il modesto Celjie, squadra slovena che si trova al quarto posto in classifica nel proprio campionato, lontana dalla prima (Olimpija Ljubljana) ben 18 punti, in un torneo che prevede la partecipazione di solo 10 squadre.
E’ quindi chiaro che la Fiorentina ha tutto da perdere da questa sfida, perché se vince ha fatto il suo dovere, ma se pareggia o perde la critica e la polemica avranno ampio spazio. Palladino in queste ultime settimane ha spesso ribadito, in maniera forte, che non vuole più perdere punti con le squadre inferiori alla Fiorentina, sia in Conference, ma in particolare in campionato. I viola affronteranno prossimamente Parma, Cagliari, Empoli, tutte formazioni in lotta per la permanenza in serie A e quindi motivate, ma sicuramente inferiori alla squadra gigliata.
Noi siamo fiduciosi, in primis perché le avversarie della Viola avranno molti scontri diretti, che in un modo o in un altro li favoriranno, ma d’altro canto devono però vincere contro le suddette squadre per scalare la classifica e raggiungere un posto in Europa,che non sia la Conference League. Conference League che, ad oggi, potrebbe dare alla Fiorentina un’opportunità ulteriore per finire alla grande questa stagione, che è ancora tutta da scrivere.
Luis Laserpe