ROMA (SIR) – Nel 2023 si sono verificati 2.444 crimini d’odio anticristiani in 35 paesi europei, secondo un nuovo rapporto dell’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa (OIDAC). La maggior parte degli incidenti sono stati atti di vandalismo contro le chiese (62%), seguiti dalla profanazione di luoghi cristiani (24%), incendi dolosi (10%), minacce (8%) e violenza fisica (7%). La Francia ha avuto il numero più alto di incidenti nel 2023, quasi mille, seguita dal Regno Unito con oltre 700 casi. Il rapporto esprime preoccupazione per la discriminazione contro i cristiani sul posto di lavoro e nella vita pubblica in alcuni paesi europei e vede questa tendenza come una delle ragioni della “crescente autocensura” tra i cristiani in Europa.
Da aggiungere che solo 5 nazioni, Austria, Finlandia, Francia, Germania e Regno Unito, hanno fornito i dati derivanti dalle denunce di polizia, mentre per altre, compresa l’Italia, sono disponibili soltanto i dati raccolti da OIDAC Europe (Observatory on Intolerance and Discrimination against Christians in Europe). Nel nostro Paese Oidac ha raccolto 65 segnalazioni nel corso del 2023. Per quel che riguarda la Germania tuttavia, le statistiche ufficiali del governo includono solo i crimini d’odio motivati politicamente. Vandalismi o incendi dolosi contro le chiese non vengono quindi conteggiati se non è stato possibile stabilire un movente politico. Il numero di casi di danni a chiese e monasteri è quindi un punto di riferimento interessante. Utilizzando i dati della polizia sui vandalismi nei luoghi di culto nel 2023, ottenuti su richiesta dalla maggior parte degli stati federali tedeschi, OIDAC Europe stima che nel 2023 si siano verificati almeno 2.000 casi di danni alla proprietà nei luoghi di culto cristiani in Germania.