Il Vescovo Primate Panerini: «Non un atto dovuto ma profonda convinzione per una pace costruita sulla giustizia. Mondo lacerato da profonde ingiustizie»

In un contesto internazionale sempre più militarizzato e segnato da guerre, sofferenze e scelte politiche senza investimenti reali in diplomazia, è essenziale dire insieme: “Basta con l’impunità. Basta con la complicità. Basta con l’inazione”. La modalità di mobilitazione scelta dalle cinque Reti promotrici della Giornata (Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci) vede l’organizzazione di manifestazioni in 7 piazze italiane (Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma e Torino, come i colori di un arcobaleno pacifista) che sabato 26 ottobre grideranno a gran voce le proposte della società civile che chiede percorsi di pace, disarmo, giustizia sociale e climatica. L’intento è raccogliere e rendere evidente come la grande maggioranza dell’opinione pubblica italiana voglia un cambio di rotta delle istituzioni nazionali ed internazionali: le guerre che devastano il mondo devono essere fermate, per iniziare a costruire un tempo della Pace possibile. Ora.

A Firenze la manifestazione partirà da piazza Santa Maria Novella alle 14 e si concluderà in Piazza Santa Croce alle 17. Il corteo attraverserà l’Arno su entrambe le sponde (proprio per segnare l’idea di ponti di pace). Percorso: via dei Fossi – piazza Goldoni – lungarno Corsini – Ponte Santa Trinita – Lungarno Guicciardini – via dei Serragli – Via Sant’Agostino – Piazza Pitti – via de Guicciardini – lungarno Torrigiani – Ponte alle Grazie – via dei Benci. In piazza Santa Croce sono previsti interventi di esponenti delle reti nazionali promotrici, preceduti da un momento artistico-musicale. Alla manifestazione di Firenze confluiranno anche del resto della Toscana, dalla Liguria e dall’Emilia Romagna.

Sia a livello nazionale che a livello locale (almeno a Firenze) ha aderito anche la Diocesi d’Italia della Chiesa Protestante Unita. Il Vescovo Primate, M. Rev. Andrea Panerini, ha dichiarato: «La nostra adesione non è solo un atto dovuto ma una profonda convinzione che senza giustizia non è possibile una vera pace, dentro e tra le nazioni. Il nostro è un mondo lacerato da profonde ingiustizie che sono tutte ferite nel manto dell’umanità e del Creato. Sono ferite che devono essere curate e guarite, anche con la disobbedienza civile, con la manifestazione del dissenso e il rifiuto di partecipare a un complesso politico-economico bellico che pervade la nostra società».

Ecco il manifesto nazionale:

FERMIAMO LE GUERRE

Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione

Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo

Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia

Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune

Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia

Insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi

No al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra

Per il diritto a manifestare, contro il Ddl 1660

IL TEMPO DELLA PACE E’ ORA

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