Le Chiese europee in campo per le alluvione nell’Est e Centro Europa

Le organizzazioni diaconali in prima linea per l’assistenza di coloro che sono colpiti

ROMA – Il ciclone extratropicale “Boris”, prima di devastare l’Emilia Romagna per la seconda volta in 12 mesi, ha portato danni materiali e lutti nell’Est e Centro europeo: tra Romania, Polonia, Austria e Repubblica Ceca le vittime sono almeno 16 con numerosi dispersi e feriti. La Conferenza delle Chiese Europee (Kek) ha espresso la sua solidarietà alle Chiese e comunità colpite dalle devastanti inondazioni. Il presidente della Kek, l’arcivescovo Nikitas di Thyateira e Gran Bretagna e il segretario generale Frank-Dieter Fischbach hanno espresso congiuntamente il loro cordoglio: «Siamo profondamente colpiti dalla perdita di vite umane e dall’entità della distruzione. A nome della Conferenza delle Chiese Europee, esprimiamo la nostra vicinanza e offriamo preghiere per i bambini, le donne e gli uomini toccati da questo evento». I due hanno anche elogiato l’operatore delle Chiese e delle organizzazioni diaconali che hanno contribuito alla risoluzione di questa crisi. Tra le altre cose questi eventi coincidono con il “tempo del Creato” proclamato dal Consiglio ecumenico delle Chiese a livello mondiale per il mese di settembre: «Siamo chiamati più che mai a riconoscere che la protezione del Creato e l’impegno contro il cambiamento climatico sono una priorità in questo momento».

Eurodiaconia, organizzazione che è partecipata da oltre 35 enti diaconali delle Chiese europee «esprime la sua più profonda solidarietà alle persone e alle comunità colpite dalle gravi inondazioni nell’Europa centrale, tra cui Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con i nostri membri e con coloro che sono stati colpiti». In Austria, Diakonie Österreich sta chiedendo donazioni per i soccorsi alle inondazioni. Allo stesso modo sta facendo in Germania Diakonie Deutschland. Nella Repubblica Ceca, «non solo i piccoli villaggi, ma anche le grandi città sono isolate e le acque incontrollabili scorrono nelle loro strade» scrivono le Chiese locali. In risposta, Eurodiaconia ha istituito una linea di emergenza per le inondazioni, monitora la situazione e coordina le attività con i governi locali e i rappresentanti del sistema di soccorso integrato. Il centro per gli aiuti umanitari e allo sviluppo ha annunciato una raccolta fondi sulla sua pagina Facebook per aiutare le persone colpite dalle inondazioni e allo stesso tempo sta reclutando volontari tramite un modulo di registrazione. Fornisce inoltre consulenze tecniche, assistenza psicosociale e intervento in caso di crisi. Gli aggiornamenti sulla situazione e sul lavoro della Diaconia vengono comunicati tramite le pagine ufficiali dei social media delle organizzazioni. Nel frattempo a Krnov, nella Repubblica Ceca, Slezská diakonie, sta cercando volontari e assistenza finanziaria. Sfortunatamente, la situazione ha colpito direttamente i servizi di Slezská diakonie con l’acqua che ha spazzato via tutte le attrezzature, i materiali speciali, le attrezzature per la riabilitazione e molto altro.

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